In Italia si hanno figli in età sempre più avanzata. Secondo l’ultimo rapporto Istat, in media le donne italiane diventano mamme a quasi 33 anni, un...
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Le donne con una storia di endometriosi hanno concentrazioni più elevate di cadmio nelle urine rispetto a quelle che non presentano la malattia, secondo uno studio pubblicato su Human Reproduction.
Sebbene questo non sia il primo lavoro a esplorare un potenziale legame tra cadmio ed endometriosi, si tratta della ricerca più ampia che abbia esaminato il cadmio misurato nelle urine, che riflette l'esposizione a lungo termine per un periodo che va da 10 a 30 anni. «Nonostante l'impatto negativo dell'endometriosi sulla qualità della vita, questa patologia è stata poco studiata. Osservando i fattori di rischio ambientale come il cadmio metallico, ci stiamo avvicinando alla comprensione dei fattori di rischio che la caratterizzano» afferma Kristen Upson, della Michigan State University (Stati Uniti), autrice senior dello studio. Il cadmio è un metallo tossico e un "metalloestrogeno", ovvero può agire come l'ormone estrogeno, che è uno degli elementi alla base della patogenesi dell'endometriosi.
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La ginecologia è una branca della medicina che si occupa talvolta della fisiologia, ma soprattutto della patologia inerenti all'apparato genitale femminile. È il corrispettivo dell'andrologia, la scienza che si occupa invece della fisiologia e delle disfunzioni dell'apparato riproduttore e urogenitale maschile.
In questo gruppo parliamo dei problemi riguardanti la ginecologia e la senologi. Qui potrai inserire le tue domande,
chiarire i tuoi dubbi,leggere gli articoli
degli specialisti, contattare i medici,segnalare le strutture sanitarie specializzate,
commentare i messaggi degli utenti, mettere 'mi piace', raccontare la tua esperienza personale e scambiare informazioni con persone che condividono la tua stessa malattia.
In Italia si hanno figli in età sempre più avanzata. Secondo l’ultimo rapporto Istat, in media le donne italiane diventano mamme a quasi 33 anni, un dato preoccupante soprattutto per le crescenti difficoltà che con il passare dell’età possono condizionare l’esito di una gravidanza. «Il tempo è infatti uno dei principali ostacoli alla maternità», precisa Marina Bellavia, ginecologa, specialista in Medicina della riproduzione e direttrice sanitaria del centro per la fertilità Next Fertility Procrea. «Nella donna è acclarato che l’età condiziona il concepimento e l’andamento di una gravidanza: dopo i 35 anni si assiste a un calo progressivo della capacità fertile. Ma anche negli uomini esiste un orologio biologico che agisce negativamente sulla possibilità di avere un figlio. Davanti a un fenomeno sociale che vede le coppie andare alla ricerca di un figlio sempre più in là nel tempo, il percorso per una gravidanza può non essere immediato e soprattutto non semplice». Le soluzioni però ci sono. «La Medicina della riproduzione offre strade differenti a seconda della problematica», prosegue Taccani. «Innanzitutto è necessario avere un quadro diagnostico puntuale per individuare la terapia più appropriata. Vi è anche la possibilità di preservare il proprio potenziale di fertilità per il futuro».
Per spiegare percorsi e problematiche legate alla fertilità, Next Fertility ProCrea organizza un appuntamento gratuito per le coppie che sono alla ricerca di un figlio il prossimo sabato 25 novembre a Milano. «Parlare di infertilità è parlare di un aspetto non solamente medico, ma anche psicologico. Per questo, è importante conoscerne i parametri per poter intraprendere la strada più corretta», aggiunge Cesare Taccani, ginecologo, specialista in Medicina della riproduzione di Next Fertility Procrea. «La gravidanza non è un’equazione matematica. Vanno considerati molti elementi, a livello ginecologico, andrologico, biologico e genetico. Nonostante questo, esiste ancora oggi una fascia ampia di coppie per le quali l’infertilità risulta non scientificamente spiegata. La speranza però non deve essere abbandonata: nell’incontro del 25 novembre andremo a illustrare i percorsi diagnostici, le tecniche di intervento e la nostra esperienza maturata in oltre 20 anni di attività al fianco delle coppie, con la possibilità di avere testimonianze dirette di persone che hanno vissuto una condizione di infertilità, ma l’hanno superata e oggi sono genitori».
L’incontro con i professionisti di Next Fertility ProCrea si svolge all’Hotel NH Collection Milano City Life in via Bartolomeo Colleoni 14 a Milano, sabato 25 novembre. Il programma prevede dalle 14.15 una conferenza dei medici seguita dalla testimonianza di alcune coppie che hanno seguito un percorso di Procreazione medicalmente assistita (PMA). Al termine, la possibilità di incontrare in forma riservata i medici presenti. Interverranno: Marina Bellavia, ginecologa specialista in Medicina della riproduzione e direttrice sanitaria di Next Fertility ProCrea, Cesare Taccani ginecologo specialista in Medicina della riproduzione, Gian Marco Momi biologo e direttore del laboratorio IVF di Next Fertility ProCrea e Pierangela Castorina, medico genetista. Saranno inoltre presenti Chaimae Zehhaf, ostetrica e aiuto medico; Andrea Barlocco, direttore generale Next Fertility ProCrea e Iride Zanotti, assistant general manager business development manager e marketing supervisor. Durante l’incontro inoltre, sarà presentato il team di Next Fertility Milano.
La partecipazione all’incontro è libera e aperta a tutti, previa registrazione scrivendo alla mail info@procrea.ch oppure telefonando al numero 02.600.63.041.
Per ulteriori informazioni: https://nextfertilityprocrea.ch/landing-pro-crea-in-tour/
che antibiotici hai usato? metronidazolo o clindamicina? leggi i foglietti informativi dei farmaci
Se il profillattico era integro non credo tu abbia problemi
Salve a tutti spero possiate aiutarmi... mi era stato diagnosticato inizialmente papilloma virus.... successivamente mi è stato detto che ho un polipo. Non sono state fatte analisi interne. So che cresce perchè vedo una serie di escrescenze che prima erano solo piccoli puntini diventare più grandi. Solo una di queste mi è stata asportata (ovvero rescissa in studio medico senza anestesia). Dopo averla Analizzata mi dicono che è un polipo. Ma allora come mai cresce? Potrei averlo anche internamente? Se si cosa comporta? io nn ho particolari sintomi se non ciclo breve durata e stanchezza. Perchè i inizialmente mi hanno detto che erano condilomi da HPV? Grazie per l'aiuto.