Il Disturbo da gioco d’azzardo (Dga) minaccia gli italiani

Lunedì, 16 Ottobre 2023

Il gioco d’azzardo sta sconvolgendo il mondo del calcio italiano. Nell’occhio del ciclone sono finiti i calciatori Nicolo Fagioli (Juventus), Nicolò Zaniolo (ex Roma, ora in forza all’Aston Villa), Sandro Tonali (ex Milan, ora Newcastle). A questi si è aggiunto, nelle ultime ore, il nome di Nicola Zalewsky (Roma).

 


Ai quattro viene contestato, a vario titolo, l’utilizzo di piattaforme illegali per le scommesse su incontri di calcio (e non solo). Sul caso sta indagando la Procura di Torino e non è escluso che, nei prossimi giorni, il circolo dei potenziali sportivi “scommettitori” si possa allargare.
Al di là dell’ambito sportivo però, il disturbo da gioco d’azzardo è una patologia in forte espansione in Italia. A dirlo sono i numeri dell’ultimo studio epidemiologico effettuato dal ministero della Salute. Da cui emerge che su un campione rappresentativo della popolazione italiana, “il 26,5% (pari a circa 13.435.000 persone) della popolazione maggiorenne si è dedicata al gioco d’azzardo in modo ‘sociale’, con differenze significative tra maschi e femmine (rispettivamente 30,2% contro 23,1%).
I giocatori a basso rischio sono il 4,1% (circa 2 milioni di residenti) e i giocatori a rischio moderato sono il 2,8% (circa 1,4 milioni di residenti). I giocatori problematici sono il 3% (circa 1,5 milioni di residenti).
Tra i giocatori problematici, la fascia di età 50-64 anni è la più rappresentata (35,5%)”. Secondo il report, si inizia a giocare soprattutto tra i 18 e i 25 anni (51,8%) e tra i 26 e i 35 anni (18,4%), più raramente si inizia a giocare oltre i 46 anni (7,4%).
Secondo la definizione che ne danno gli esperti, si tratta di un comportamento compulsivo che produce effetti sulle relazioni sociali o sulla salute seriamente invalidanti. Considerata a tutti gli effetti – secondo quando chiariscono gli esperti del dicastero – “una dipendenza patologica ‘sine substantia'”, chiariscono gli esperti del dicastero”.
L’Istituto superiore di sanità (Iss) ha istituito un numero verde per il disturbo da gioco d’azzardo (800-558822). Istituto nel 2017, conta più di 14mila telefonate gestite. Tra il 2020 e il 2021 le telefonate sono passate da 2.413 a 3.771, a ottobre 2022 erano a quota 2.627. “Chiamano soprattutto dal Lazio, dalla Lombardia e dalla Campania – riporta l’Iss – Oltre l’81% è venuto a conoscenza del telefono verde tramite Internet. L’utente è soprattutto un giocatore (62%) e tra i giocatori i maschi sono rappresentati per l’83,4%. Tra i familiari la percentuale più alta è rappresentata dalle donne (64,4%). Il servizio offre nella maggior parte dei casi interventi di counselling e orientamento sui servizi territoriali”.

 

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