"L'adenovirus è l'agente patogeno più comune rilevato nel 75% dei casi confermati di epatiti acute nei bimbi in Gran Bretagna e, in particolare, il ceppo di adenovirus chiamato F41 sembra la causa più probabile".
A sostenerlo è l’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito (UKHSA) che in una nota propende per l’origine della malattia da questo tipo di virus. Gli scienziati stanno cercando di capire se il virus ha subito una trasformazione genetica che sia compatibile con una maggior propensione all’infiammazione del fegato. "Le informazioni raccolte attraverso le nostre indagini suggeriscono sempre più che questo aumento dell'insorgenza improvvisa dell'epatite nei bambini è legato all'infezione da adenovirus", ha dichiarato Meera Chand, direttrice delle infezioni cliniche ed emergenti presso l'Ukhsa. "Tuttavia, stiamo indagando a fondo su altre potenziali cause".
Un’altra interpretazione degli scienziati riguarda le misure di precauzione imposte dalla pandemia. Tra gli effetti non previsti c’è stato quello di posticipare l’esposizione dei bambini all’adenovirus. Ciò avrebbe favorito una risposta immunitaria più intensa nei confronti del virus una volta che i bambini ne sono entrati in contatto. Sembra invece meno probabile un collegamento con l’infezione da Covid. Molti dei bambini ricoverati, infatti, sono risultati negativi a Sars-CoV-2.