Covid, di nuovo in aumento i contagi

Giovedì, 25 Agosto 2022

Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva nella settimana 17-23 agosto 2022, rispetto alla precedente, un aumento di nuovi casi (177.877 vs 149.885, pari a +18,7%) e una sostanziale stabilità dei decessi (759 vs 746, pari a +1,7%, di cui 80 riferiti a periodi precedenti.
In calo i casi attualmente positivi (752.091 vs 854.023, -101.932, pari a -11,9%), le persone in isolamento domiciliare (745.459 vs 846.180, -100.721, pari a -11,9%), i ricoveri con sintomi (6.378 vs 7.544, -1.166, pari a -15,5%) e le terapie intensive (254 vs 299, -45, pari a -15,1%).

 


‘Dopo cinque settimane di calo – dichiara il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta - il numero dei nuovi casi settimanali torna a crescere, +18,7% rispetto alla settimana precedente. Un’inversione di tendenza dovuta in parte al ‘rimbalzo’ conseguente al minor numero di contagi rilevati nel lungo weekend di Ferragosto, in parte al verosimile aumento della circolazione virale’.
Nella settimana 17-23 agosto i nuovi casi sfiorano quota 178mila, con una media mobile a 7 giorni di oltre 25mila casi al giorno; in tutte le regioni, ad eccezione di Emilia-Romagna (-9,1%) e Umbria (-0,4%), si registra un incremento percentuale dei nuovi casi (dal +8,1% della Liguria al +56,4% della Calabria).
Rispetto alla settimana precedente, in 95 province si rileva un incremento dei nuovi casi (dal +1,8% di Catania e Trapani al +79,4% di Catanzaro), nelle restanti 12 province si rileva una diminuzione (dal -0,1% di Savona al -25% di Forlì-Cesena). L’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti in 6 province: Crotone (784), Catanzaro (728), Vibo Valentia (652), Pescara (617), Belluno (528) e Teramo (522).
Secondo l’ultimo report dell’Istituto superiore di sanità, nel periodo 24 agosto 2021-17 agosto 2022 sono state registrate in Italia oltre 983mila reinfezioni, pari al 5,8% del totale dei casi. La loro incidenza nella settimana 10-17 agosto si è attestata al 12,94% (24.102 reinfezioni), in lieve calo rispetto alla settimana precedente (13,44%).
Si registra un aumento del numero dei tamponi totali (+9,5%): da 1.012.546 della settimana 10-16 agosto a 1.109.070 della settimana 17-23 agosto. In particolare i tamponi rapidi sono aumentati del 9,3% (+77.507) e quelli molecolari del 10,5% (+19.017). La media mobile a 7 giorni del tasso di positività sale dall’8,9% al 10,4% per i tamponi molecolari e dal 16,2% al 17,4% per gli antigenici rapidi.
‘Sul fronte degli ospedali - afferma il direttore operativo della Fondazione Gimbe, Marco Mosti - prosegue il calo dei ricoveri sia in area medica (-15,5%) che in terapia intensiva (-15,1%)’. Dal 26 luglio al 23 agosto i ricoveri sono scesi rispettivamente da 434 a 254 in area critica e da 11.124 a 6.378 in area medica. Al 23 agosto il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 9,9% in area medica (dal 4,9% del Piemonte al 24,3% dell’Umbria) e del 2,8% in area critica (dallo 0% della provincia autonoma di Bolzano e della Valle d’Aosta al 5,6% della Calabria).
‘Rimangono stabili gli ingressi in terapia intensiva – precisa Mosti - con una media mobile a 7 giorni di 23 ingressi/die rispetto ai 25 della settimana precedente’.
Una sostanziale stabilità si registra anche sul fronte dei decessi: 759 negli ultimi 7 giorni (di cui 80 riferiti a periodi precedenti), con una media di 108 al giorno rispetto ai 107 della settimana precedente. ‘Il numero di decessi nel nostro Paese- commenta Cartabellotta- rimane molto elevato, alimentando il dibattito sui criteri per definire le morti Covid e addirittura la richiesta di una commissione medica di inchiesta sulla mortalità Covid in Italia’.
Secondo i dati pubblicati dall’ultimo report dell’Istituto superiore di sanità, relativi ai decessi di persone con diagnosi di Covid-19 tra il 24 giugno e il 24 luglio 2022, il tasso grezzo di mortalità per 100.000 persone è molto più elevato tra i non vaccinati che tra i vaccinati con tre dosi: 19,1 vs 5,3 per la fascia 60-79 anni e 327,2 vs 48,2 per gli over 80.
Tuttavia, a fronte di questa efficacia molto elevata, negli over 60 che hanno completato il ciclo vaccinale con 3 dosi si rileva un progressivo aumento del tasso grezzo di mortalità: in particolare, dopo aver toccato il valore mimino per i deceduti con diagnosi di Covid-19 nel periodo 20/05-19/06 è aumentato in poco più di un mese da 1,5 a 5,3 nella fascia 60-79 anni (+253%) e da 11,8 a 48,2 negli over 80 (+309%).
‘L’attuale numero dei decessi - sottolinea il presidente - in particolare negli over 80 è dunque fortemente condizionato sia dalla circolazione virale sia dal progressivo declino della protezione vaccinale nei confronti della malattia grave dopo 120 giorni dalla terza dose, indipendentemente da altre variabili quali comorbidità, sotto-utilizzo farmaci antivirali, problematiche organizzative, criteri per definire il decesso Covid’.

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