L’American Academy of Physical Medicine and Rehabilitation (AAPM&R) ha pubblicato due nuove linee guida per il trattamento dei pazienti affetti da Long-Covid, di cui una specificamente dedicata a bambini e adolescenti che riportano sequele a lungo termine e un’altra per i pazienti con disautonomia.
Fra i sintomi tipici del Long Covid nei bambini troviamo sbalzi d’umore, eruzioni cutanee e dolori di stomaco in chi ha meno di 3 anni; sbalzi d’umore, difficoltà a ricordare o a concentrarsi ed eruzioni cutanee fra i 4-11enni; affaticamento, sbalzi d’umore e difficoltà di memoria o concentrazione fra i 12-14enni.
I fattori di rischio più rilevanti per lo sviluppo di Long-Covid sembrano essere un’età più elevata, il sesso femminile e la presenza di allergie. Più in generale si può quindi affermare che i sintomi più comuni del Long-Covid pediatrico sono un marcato affaticamento, difficoltà di attenzione, mal di testa, disturbi del sonno, febbre persistente, ansia e depressione.
Le linee guida indicano varie metodologie di approccio, fra cui anche strategie non farmacologiche legate all’alimentazione e a provvedimenti comportamentali, ad esempio il mantenimento di un adeguato stato di idratazione e l’importanza di favorire la regolarizzazione del ritmo sonno-veglia.
Due raccomandazioni in particolare vale la pena di sottolineare, cioè la ripresa dell’attività fisica – fondamentale per contrastare la stanchezza e per mantenere il tono muscolare – e il fatto che il Long Covid non va considerata una controindicazione per il vaccino anti Sars-CoV-2 o per il suo richiamo.