Condividono il 100% del Dna materno, ma solo una parte di quello paterno. Una condizione rara che fa parlare di gemelli semi-identici.
Si tratta della prima volta che ne viene scoperta la natura durante la gravidanza e della terza volta in assoluto. I due bambini, un maschio e una femmina, ora hanno 4 anni e sono uguali solo da parte della madre.
La scoperta è segnalata da un articolo apparso su The New England Journal of Medicine e firmato da Nicholas Fisk, dell'Università del Nuovo Galles del Sud in Australia, e da Michael Gabbett, della Università Tecnologica del Queensland.
I gemelli identici, ovvero monozigoti, derivano da una singola cellula uovo della madre fecondata da un singolo spermatozoo, che si divide poi in due cellule con lo stesso Dna.
I non identici, eterozigoti o dizigoti, vengono concepiti quando due cellule uovo sono fecondate da due spermatozoi diversi.
"Ma se una cellula uovo viene fecondata da due spermatozoi contemporaneamente, il risultato sono tre set di cromosomi, uno dalla madre e due dal padre", spiega Gabbett.
"Di solito si tratta di una condizione incompatibile con la vita e gli embrioni non sopravvivono. È una rarissima casualità, una delle stranezze della biologia dello sviluppo ancora in buona parte sconosciuta", commenta per l'ANSA Giuseppe Novelli, genetista e rettore dell'Università di Roma Tor Vergata. "In pratica è la biologia stessa che cerca di correggere l'anomalia eliminando i cromosomi in eccesso, ma di solito non ci riesce. In ogni caso - prosegue Novelli - la separazione che ha portato ai due gemelli (detti sesquizigoti) non può essere stata netta e quindi probabilmente i bambini sono dei mosaici di caratteri genetici diversi".