Dormire male da giovani aumenta il rischio di sclerosi multipla

Lunedì, 13 Marzo 2023

Il sonno è una componente fondamentale per una vita sana. Lo conferma uno studio pubblicato sul Journal of Neurology, Neurosurgery and Psychiatry da un team del Karolinska Institutet di Stoccolma guidato da Torbjörn Åkerstedt, che spiega: «I ritmi sonno-veglia irregolari e la durata limitata del sonno possono essere conseguenze del lavoro a turni, ma sono comuni anche durante l'adolescenza, quando il sonno e i tempi circadiani iniziano un ritardo di fase. La restrizione del sonno e la scarsa qualità del sonno influenzano i pathways immunitari con un aumento del signalling proinfiammatorio, che potrebbe aumentare il rischio di malattie infiammatorie croniche».


I ritmi circadiani sono coinvolti nella regolazione della risposta immunitaria e una sua interruzione può pregiudicare la secrezione di melatonina e causare disfunzione immunitaria. I ricercatori svedesi hanno esaminato i dati di uno studio caso-controllo basato sulla popolazione svedese per un totale di oltre 5.000 soggetti.
Dai dati è emerso che dormire meno di 7 ore a notte durante l’adolescenza si associa a un rischio maggiore di sviluppare la sclerosi multipla in età adulta. La stessa associazione è stata riscontrata anche con una bassa qualità di sonno.
Allo stesso tempo, un cambiamento nella durata del sonno tra giorni di lavoro/scuola e fine settimana/giorni liberi non ha influenzato il rischio di malattia. «Rivestono grande importanza gli interventi educativi rivolti agli adolescenti e ai loro genitori riguardo alle conseguenze negative sulla salute del sonno insufficiente», ha concluso il dott. Åkerstedt.

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Autore

Sperelli

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