Salute e bellezza sono un diritto anche per gli uomini: per migliorare il benessere maschile, che si riflette anche sul benessere della coppia...
Salute e bellezza sono un diritto anche per gli uomini: per migliorare il benessere maschile, che si riflette anche sul benessere della coppia...
“Microplastiche nel seme umano. Un’ulteriore minaccia per la specie umana”. Lo studio in preprint sulla Rivista Internazionale Science of the Total...
Può dipendere dalle Infezioni delle vie urinarie: le infezioni delle vie urinarie sono una complicanza comune associata all'uso di cateteri...
salve, mia mamma 87 anni porta catetere da 6 mesi, ultimamente ( pur usando le stesse attenzioni) ha difficolta' a trattenere il catetere...
Negli ultimi trenta anni il pene dell’uomo è cresciuto in lunghezza del 24%, allungandosi quindi di circa tre centimetri. A molti uomini, e non...
Caro lettore indubbiamente uno stato infiammatorio della prostata (prostatite) può determinare un innalzamento dei valori del PSA ma il rapprto...
Nonostante i casi di incidenza siano 40.000 l'anno e i morti 7.000, gli italiani adulti non fanno prevenzione per il tumore alla prostata. Soltanto il 6% ha eseguito uno screening di tipo oncologico mentre il 40% non ha fatto alcun tipo di controllo e il 57% esclusivamente un controllo generico. Sono i numeri emersi dallo studio Ipsos presentato a Roma durante il convegno 'Androday', organizzato da Fondazione Pro. Nel corso del convegno è stato illustrato il progetto di screening nazionale sulla familiarità del tumore prostatico, promosso dalla Fondazione, Fnomceo e Agenas
Una macchia rossa può cambiare la vita di una persona: un giorno qualunque, Fabio, ancora giovane e dinamico, si sveglia, va in bagno e vede del...
Un vero e proprio incubo per molti uomini. Il pensiero che il pene non sia “all’altezza” della situazione, non abbia cioè dimensioni appropriate, ma...
Come noto, gli uomini non sono proprio ben disposti quando si parla di prevenzione urologica. Soltanto il 20% si sottopone a una visita di controllo...
Potrebbe essere sufficiente un antisettico per prevenire le infezioni urinarie ricorrenti (UTI) nelle donne. Lo segnala uno studio apparso sul...
Prenotare una visita andrologica a Roma è più semplice di quanto si pensi, anche nel caso in cui si abbia poco tempo a disposizione, si desideri...
Buonasera soffro di prostatite da parecchi anni. Ho 60 anni. dalla visita urologia con esplorazione rettale ed ecografia e' risultata flogosi della...
L’incontinenza urinaria è una patologia molto comune che coinvolge circa 5 milioni di persone in Italia, di cui il 60% sono donne e riscontrano...
le pubalgie sono difficili da curare e persistenti. Gli esercizi di rieducazione mirata sono una delle terapie più efficaci che si possano...
Buonasera è da mesi che ho il pube gonfio specie ai lati della base del pene...intorno al pene sembra ci sia un rilassamento dei muscoli...con...
Poca prevenzione per il tumore alla prostata
Il 90% degli uomini sopra i 45 anni ritiene importante la prevenzione e la diagnosi precoce, ma solo il 36% si sottopone regolarmente alla visita urologica e il 57% all’esame del PSA. Uno su 2 ne è spaventato soprattutto per l’impatto negativo sulla sfera intima
Gli uomini lo conoscono e lo temono ma fanno poca prevenzione. Questo, in estrema sintesi, è quanto emerge dall’indagine “Uomini e tumore alla prostata” di Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere su un campione di 1000 maschi sopra i 45 anni.
Buongiorno a tutti????????,sto assumendo Androcur,farmaco a base di Ciproterone acetato,e ho letto che il pompelmo interferisce con molti farmaci...
C'è un rischio per la salute riproduttiva degli uomini, che hanno contratto il COVID-19 e sono guariti? In questo momento di assoluto impegno da...
Buongiorno Dott. Ho 69 anni, Vorrei avere un suo parere su questa mia patologia. Il Psa Tot e' 8,250 il Psa Fre 1,560 il rapporto 0,19. IL risultato...
Quali sono gli effetti colllaterali di tale medicina?
Salve , Sì problema può essere legato alla patologia di base. La soluzione è quella di utilizzare dei farmaci inibitori della 5 fosfodiesterasi per...
In questo gruppo parliamo dei problemi riguardanti le patologie urogenitali. Qui potrai inserire le tue domande,
chiarire i tuoi dubbi, leggere gli articoli degli specialisti, contattare i medici,segnalare le strutture sanitarie specializzate,
commentare i messaggi degli utenti, mettere 'mi piace', raccontare la tua esperienza personale e scambiare informazioni con persone che condividono la tua stessa malattia.
Gestito e moderato dal Dr. Andrea Militello specialista Urologo perfezionato in ecografia urologica ed urodinamica e Andrologia.
Salute e bellezza sono un diritto anche per gli uomini: per migliorare il benessere maschile, che si riflette anche sul benessere della coppia occorre piacersi e non è solo una questione di vanità, perché gli inestetismi dell’intimità maschile, più o meno gravi, possono compromettere la salute sessuale, anche quando non sono legati a patologie deformative come la malattia di Peyronie. “Si stima che circa il 45% degli uomini italiani sia in sovrappeso- afferma il presidente della Società italiana di andrologia (Sia) e docente di Urologia all’Università Federico II di Napoli, Alessandro Palmieri – e che l’eccesso ponderale comporti un rischio fino al 70% di sviluppare disfunzione erettile, che è ancora maggiore al di sopra dei 60 anni”.
“Anche cedimento dei tessuti, piccole dimensioni e curvature del pene acquisite o congenite, lesioni dermatologiche o cicatrici chirurgiche– prosegue- possono avere un impatto negativo sulla salute sessuale maschile. Nel concetto olistico dell’andrologia, che prevede un approccio globale al paziente, non si può prescindere dalla valutazione delle condizioni estetiche, non solo perché spesso legate a condizioni patologiche ma anche perché una migliore percezione di sé ha ripercussioni funzionali sulla vita sessuale”.
“Una nuova branca della medicina in continua evoluzione che si occupa di migliorare l’estetica e la funzionalità degli organi genitali maschili per consentire a chi soffre di inestetismi delle parti intime di vivere pienamente la propria sessualità, grazie a procedure correttive, sicure, efficaci e mini-invasive”.
Ogni anno si rivolgono all’andrologo circa 7-10mila uomini che chiedono interventi per migliorare l’aspetto esteriore dei propri genitali. Non sempre però la percezione che un uomo ha della sua intimità corrisponde poi alla realtà. “Capita di frequente che i pazienti chiedano di accedere a procedure di cui non hanno davvero bisogno - spiega Stefano Lauretti, servizio di Urologia, Andrologia e Riabilitazione uro-sessuale, Casa della Salute Santa Caterina, Asl Roma 2 - perché percepiscono difetti inesistenti o lievi. È quello che definiamo dal punto di vista scientifico dismorfofobia peniena. In questo caso il paziente non va assecondato ma aiutato a comprendere l’errata percezione”.
Per gli specialisti della Sia bisogna diffidare da informazioni, consigli e soluzioni facili che spesso si trovano sul web. “È indispensabile - osserva Lauretti - che i pazienti vengano seguiti da uno specialista che sappia indirizzarli verso le giuste scelte al fine di risolvere in maniera personalizzata la loro problematica estetica”.
L’aumento delle richieste per accedere a trattamenti estetici non chirurgici in ambito andrologico è cresciuto in pochissimo tempo. “Si è passati da zero a un più 7-10% negli ultimi 10 anni - specifica Claudio Marino, andrologo della Sia ed esperto in trattamenti estetici - e i motivi principali derivano da una sorta di imbarazzo nelle situazioni intime dovuti sia a difetti legati a vere e proprie patologie del pene, che all’avanzare dell’età. Può succedere infatti che, che a causa del trascorrere del tempo, l’aspetto dei genitali non corrisponde più ai desideri dell’uomo e possono emergere frustrazione e sfiducia, che incidono in modo negativo sulla sfera sessuale”.
“Per aumentare la circonferenza del pene o correggere curvature acquisite o congenite - spiega inoltre Marino - si può ricorrere a filler riassorbibili da applicare nella regione genitale. Si va dalle iniezioni di acido ialuronico o collagene per rimodellare a trattamenti biorivitalizzanti come iniezioni di plasma arricchito da piastrine (Prp) o il needling, una tecnica innovativa che con un rullo di aghetti stimola la produzione di elastina e collagene”.
Tra i trattamenti più richiesti c’è anche la riduzione delle adiposità addominali, in particolare localizzate in zona pubica. Il grasso ricopre parte della base del pene, rubandogli visivamente svariati centimetri, con effetto ottico di falsa brevità peniena. “È possibile ridurre la pancetta o il grasso pubico in eccesso, con un netto miglioramento estetico-funzionale - rende poi noto Marino - mediante protocolli specifici che prevedono l’ausilio di onde d’urto, onde acustiche ad alta intensità focalizzate e radiali, o criolipolisi, che consente, mediante raffreddamento, la frammentazione degli adipociti, eliminati fisiologicamente nelle settimane successive”.
“La lunghezza anatomica del pene non è in questo caso effettivamente più corta - riferisce Marino - ma l’organo appare tale alla vista perché parte di esso risulta mascherato dal grasso. Questa problematica può determinare anche disturbi funzionali, perché l’eccesso ponderale può rendere più difficile la penetrazione, con conseguente disfunzione erettile. Infatti esiste una stretta correlazione tra disfunzione erettile e sovrappeso. Le onde d’urto possono soddisfare anche richieste che riguardano la riduzione e l’appianamento delle cicatrici conseguenti a interventi chirurgici”. Se eseguite da specialisti opportunamente formati, tutte queste procedure sono efficaci e sicure. “Il rischio maggiore - conclude Palmieri - è legato all’immagine distorta che il paziente ha di sé e a soluzioni ‘fai da te’ del tutto sconsigliate. Ancora una volta l’andrologo riveste un ruolo fondamentale nell’inquadrare il paziente non solo al punto di vista estetico-funzionale ma anche dal punto di vista psicosessuologico”.
Può dipendere dalle Infezioni delle vie urinarie: le infezioni delle vie urinarie sono una complicanza comune associata all'uso di cateteri vescicali. L'infezione può causare irritazione e infiammazione, che a sua volta può ridurre la capacità della vescica di trattenere il catetere. Il trattamento delle infezioni delle vie urinarie richiede l'uso di antibiotici prescritti da un medico.
Oppure le diimensioni o tipo di catetere: bisogna valutare se la dimensione o il tipo di catetere attualmente in uso sia appropriato per il paziente. Un medico o un infermiere specializzato potrebbe consigliare di modificare la dimensione o il materiale del catetere per migliorare la trattenzione e ridurre le complicanze.
Problemi di posizionamento o fissaggio del catetere: È possibile che il catetere non sia posizionato correttamente o non sia fissato in modo sicuro, causando una maggiore facilità di estrazione. Verificare che il catetere sia posizionato correttamente e che la sua fissazione sia adeguata potrebbe aiutare ad affrontare il problema.
Caro lettore
indubbiamente uno stato infiammatorio della prostata (prostatite) può determinare un innalzamento dei valori del PSA ma il rapprto Libero/T un po' bSSO DOVREBBE INDURRE AD APPROFONDIRE LE INDAGINI CON UNA RNM MULTIPARAMETRICA CHE POSSA INIDIVIDUARE ZONE SOSPETTE DELLA PROSTATA
CORDIALI SALUTI
Dr Diego Pozza
le pubalgie sono difficili da curare e persistenti. Gli esercizi di rieducazione mirata sono una delle terapie più efficaci che si possano utilizzare per contrastare il dolore all’inguine causato dalla pubalgia. E' una infiammazione del punto in cui un muscolo si attacca all’osso, che devi curare con degli esercizi. Facci sapere come va la cura
Quali sono gli effetti colllaterali di tale medicina?