L’olio extravergine di oliva (EVO), cardine della Dieta Mediterranea, svolge un ruolo fondamentale nell’alimentazione dei bambini, sin dalla prima...
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Le proteine vegetali, utili per uno stile di vita sano e un'alimentazione corretta
Un recente studio giapponese, pubblicato su "JAMA Internal Medicine"1, ha dimostrato come chi consuma buone quantità di proteine vegetali, preferendo soprattutto legumi, noci e soia riduce del 13% il rischio di mortalità prematura e del 16% le probabilità di morire per cause cardiovascolari. Oggi, invece, è ampiamente acquisito, da un consumatore sempre più attento alla salute, il concetto che un regime alimentare prevalentemente vegetale, e in particolare attento a un ricco apporto di proteine vegetali (provenienti da soprattutto da legumi, cereali e riso) e da una riduzione dell'introito di proteine di origine animali, sia benefico.
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L’olio extravergine di oliva (EVO), cardine della Dieta Mediterranea, svolge un ruolo fondamentale nell’alimentazione dei bambini, sin dalla prima infanzia. Un olio EVO di qualità favorisce infatti una crescita sana e protegge da numerose malattie. Secondo una ricerca realizzata dalla Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) su un campione di 1260 pediatri (per il 93% Pediatri di Libera Scelta) che offrono assistenza a oltre 1 milione di famiglie italiane con bambini sotto i 14 anni, l’85% dei pediatri suggerisce l’introduzione di olio EVO nella dieta sin dall’inizio dello svezzamento, intorno ai 6 mesi di vita, e oltre il 70% consiglia l’utilizzo di un prodotto con specifiche caratteristiche.
Per sensibilizzare i genitori sull’importanza di una corretta alimentazione e guidarli nella scelta di un olio con caratteristiche in grado di esercitare effetti benefici sull’organismo, la FIMP ha avviato un programma di collaborazione con Coldiretti, Unaprol (Consorzio Olivicolo Italiano) e la Fondazione Evooschool che, attraverso la formazione specifica dei Pediatri di Libera Scelta, punta a raggiungere le famiglie italiane per tutelare la salute di bambini e ragazzi.
Secondo l’indagine realizzata dalla FIMP, il 94% dei Pediatri ritiene utile o necessaria una maggior formazione sui valori nutritivi dell’olio EVO e sui benefici di salute nell’età evolutiva, e oltre l’80% si dichiara interessato ad acquisire competenze specifiche sul tema al fine di poter supportare i genitori nell’utilizzo di questo prezioso alimento e nella capacità di riconoscere un prodotto di qualità. La quasi totalità dei Pediatri (98,5%), inoltre, condivide la necessità di una maggior tutela della salute dei bambini attraverso norme che impediscano la vendita di prodotti di scarsa qualità e di dubbia provenienza.
È ampiamente dimostrato che l’olio EVO sia un alimento ricchissimo di sostanze benefiche, in particolare polifenoli, vitamine, acidi grassi Omega 3 e Omega 6, che sono potenti antiossidanti naturali ed esercitano un’importante azione preveniva nei confronti dello sviluppo delle malattie non trasmissibili nell’età adulta. Durante lo svezzamento – la cosiddetta Alimentazione Complementare, come la definisce l’Organizzazione Mondiale della Sanità – l’uso dell’olio EVO favorisce lo sviluppo osseo, del sistema nervoso centrale e di molte altre funzioni metaboliche.
“Troppo spesso le famiglie sottovalutano l’importanza delle scelte alimentari durante l’infanzia e l’età evolutiva, che influenzano in modo determinante lo sviluppo del bambino e lo stato di salute nelle fasi successive della vita”, dichiara Lugi Nigri, vicepresidente FIMP. “Bisogna abituare i bambini sin da piccoli a seguire una corretta alimentazione, secondo lo schema della Dieta Mediterranea, di cui l’olio EVO è l’alimento principe. Ma non tutti gli oli sono uguali, per questo è necessario promuovere l’utilizzo di prodotti di qualità, ponendo attenzione a composizione, tracciabilità e utilizzandoli nelle giuste quantità. L’indagine realizzata dalla Federazione conferma il grande interesse dei pediatri sulle tematiche della nutrizione e la volontà di aggiornarsi per supportare al meglio le famiglie. La collaborazione virtuosa con Coldiretti e Unaprol si inserisce all’interno di una delle attività principali del Pediatra di Famiglia: educare alla prevenzione e all’adozione di corretti stili di vita come strumento di tutela della salute dalla prima infanzia all’età adulta. Un impegno che ci assumiamo tutti i giorni e che oggi, anche grazie alla scelta del Governo di investire maggiormente in prevenzione, acquisisce un significato ancora più concreto”.
Il percorso formativo rivolto ai Pediatri di Famiglia e, tramite di questi, ai genitori, per identificare un olio EVO di qualità, si basa sulla valutazione di cinque principali parametri: aspetto, gusto, provenienza certa, etichetta e prezzo.
“Siamo molto orgogliosi della collaborazione avviata con i Pediatri di Famiglia e Coldiretti: diffondere e sostenere la cultura dell’olio EVO di qualità è un tema che ci sta particolarmente a cuore”, dichiara David Granieri, direttore generale di Unaprol. “Poterlo fare attraverso percorsi formativi specifici diretti al pediatra è per noi un grande valore aggiunto. L’obiettivo è trasmettere ai Pediatri di Famiglia conoscenze e competenze tecniche su parametri fondamentali che gli consentano di riconoscere la qualità del prodotto per poterlo consigliare consapevolmente ai genitori, spesso ignari dei benefici di salute derivanti dal mettere in tavola prodotti alimentari di qualità certificata e sostenibili”.
Quello della provenienza, è uno dei temi di maggiore rilevanza e attualità, in un settore, come quello agroalimentare, interessato dalla presenza sul mercato di prodotti contraffatti, di origine incerta o frutto di miscelazione, contenenti additivi chimici, residui di fitofarmaci e metalli pesanti che possono provocare danni, anche gravi, al sistema nervoso e ai reni. Al contrario, in un prodotto di qualità non è consentita, neanche in minima quantità, la presenza di agenti nocivi. La conservazione è un altro elemento a cui prestare attenzione in quanto, se non conforme, causa il deterioramento delle proprietà naturali dell’alimento, compromettendone l’azione antinfiammatoria e cardioprotettiva.
“La corretta alimentazione, essenziale per la tutela della nostra salute, si impara in famiglia e soprattutto fin da piccoli” aggiunge Ettore Prandini, presidente di Coldiretti. “Crediamo che l’alleanza stretta con i Pediatri di Famiglia sia di grande valore per la filiera dell'olio EVO italiano che garantisce qualità e massima attenzione in tutte le fasi della lavorazione, dalla raccolta alla molitura, al confezionamento, per preservare le proprietà dell’olio e garantire la sicurezza del prodotto. Attraverso la formazione specifica dei Pediatri di Famiglia che hanno un ruolo chiave nell’educazione sanitaria e sociale di bambini, ragazzi e famiglie, sarà possibile sostenere la promozione di un’eccellenza del nostro Paese, dai grandi benefici anche per la salute”.
Ciao la possibilità del tuo insuccesso risiede alla base di partenza , sicuramente l’ introito delle calorie non è modulato e bilanciato , la tua composizione corporea di partenza doveva essere valutata, ti spiego ... il piano alimentare e le sue calore hanno bisogno di una pianificazione più dettagliata, valutazione dei macros e molto importante la loro distribuzione nell’ arco della giornata,. Un alimentazione adeguata al tuo obiettivo deve rispettare il ciclo circadiano quindi gli alimenti vanno introdotti in momenti esatti della giornata e appoggiati alla perfezione al timing del tuo allenamento. Per favorire un brillante dimagrimento ci deve essere rispetto di molti fattori biologici e Ormonali. Inoltre bisognerebbe vedere la metodologia utilizzata di allenamento,, valutazione dell’ intensità e del volume. Da ciò che hai scritto si evince solo una discreta perdita di ritenzione idrica ma se il giro vita è in aumento la strada per il dimagrimento è veramente Fuori linea. Attenzione a non cadere in cronico innescare dei processi sbagliati potra’ far entrare il tuo corpo in situazione di stallo pericolosi.
Buon giorno
Tutte le informazioni che lei ha ricevuto sono esatte. In realtà anche le spezie sono fibre e l'eccesso di fibre non fa bene all'esofagite. Sicuramente non fanno bene le spezie piccanti e irritanti come anice e menta. Le spezie come prezzemolo, basilico, origano, maggiorana, rosmarino , ecc. vanno usate in dosi piccolissime e, dove possibile, solo le foglioline e non i gambi. Il the, il caffè e derivati aumentano la secrezione di succo gastrico e quindi non fanno bene, anche in piccole dosi, perchè è proprio il succo gastrico che risale nell'esofago a dare problemi. Importantissimo bere pochissimo durante i pasti (per non diluire il bolo alimentare che potrebbe risalire in esofago) e bere molto a stomaco vuoto.
Deve avere pazienza e affrontare il "cambiamento dello stile alimentare" per dare giovamento alla sua salute.
Nell'attesa che tu riceva la tua risposta, anche se non sono qualificato da semplice lettore mi permetto di gettare nel discorso una cosa letta a riguardo qualche tempo fa, mentre cercavo info su possibili rimedi farmacologici alla ritenzione idrica per mia sorella e lessi del possibile impiego di diuretici www.idoctors.it/blog/cardiopatia-ipertensiva/ perché me l'aveva accennato un amico in palestra (credo sia una pratica utilizzata nel body-building). Quanto agli esami, però, non saprei. Il medico è sempre la risposta giusta.
Ciao Gabriellati,
penso che "certe malattie" esistessero anche prima e che a renderle così "diffuse e pericolose" non sia la carne o l'olio di palma, come vogliono farci credere, ma piuttosto le famose "cattive abitudini" a cui la società moderna ci ha addestrati e su cui adesso si sta speculando alla grande...
Cara Tiziana, ci sarebbe da fare una lezione su questo. Dico solo che se io sono in astinenza da "riconoscimenti" affettivi, per esempio, sarò indotta a comportarmi secondo uno schema acquisito, e memorizzato, già nel periodo dell'allattamento. Durante questa fase, infatti, il pianto del bambino non è sempre compreso dalla mamma, lo diventerà successivamente dopo prove ed errori; immediatamente la mamma offre il seno al bimbo, che lo rifiuta, perchè il suo bisogno era un altro. Dopo vari processi cognitivi il bimbo assocerà, al bisogno di ricevere carezze, il cibo, e si alimenterà in maniera compulsiva. Questo schema, se non compreso, consapevole e corretto, si mantiene per tutta la vita, e trasmesso ai discendenti.
In realtà, se il soggetto svolge attività fisiche (o intellettuali) intense durante la giornata, anche, con un limite superiore alle 1200 Kcal può sussistere questa possibilità...
è per questa ragione, che è importante essere seguiti da un professionista, in grado di elaborare il miglior piano alimentare, che soddisfi sia le esigenze nutrizionali ed energetiche sia gli obiettivi del paziente!!