I tassi di diffusione dell’influenza sono in crescita, con il picco previsto prima di Natale. Per questo i medici di famiglia della Società Italiana...
L'incidenza di casi Covid diagnosticati e segnalati in Italia nel periodo 16-22 novembre "è pari a 76 casi per 100.000 abitanti, in aumento rispetto alla settimana precedente", quando era a quota 58 su 100.000. È quanto emerge dal monitoraggio della Cabina di regia ministero della Salute-Istituto superiore di sanità (Iss). L'indice di trasmissibilità Rt basato sui casi con ricovero ospedaliero (calcolato al 14 novembre) è "pari a 1,12 (1,08 - 1,17), in aumento rispetto alla settimana precedente quando era a 0,93 (0,89 - 0,98), e si attesta sopra la soglia epidemica.
Per quanto riguarda l'incidenza settimanale - dettaglia il monitoraggio - è in aumento in quasi tutte le Regioni/Province autonome rispetto alla settimana precedente. L'incidenza più elevata è stata riportata nella Regione Veneto (176 casi per 100.000 abitanti) e la più bassa in Sicilia (2 casi per 100.000 abitanti).
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Senza il vaccino, il rischio di ricovero in terapia intensiva in caso di complicanze dovute all’influenza è di 1,7 volte superiore alla media,...
Covid, Eris variante dominante al 51%. Il punto nella Flash survey Iss
La variante di Eris di Sars-CoV-2 (EG.5) domina in Italia. Secondo la flash survey di ottobre pubblicata dall'Istituto superiore di sanità "risulta prevalente e in leggero aumento". E' al 51%.
26.855 i contagi registrati dal 2 all'8 novembre, in calo del 2,1%
Secondo il bollettino Covid di Ministero della Salute e Iss nella settimana dal 2 all’8 novembre sono stati registrati in Italia 26.855 nuovi casi di Coronavirus, in calo rispetto ai sette giorni precedenti. Stabili ricoveri e decessi, che tuttavia aumentano negli over 90
Nuova apprensione per le Infezioni Sessualmente Trasmesse (IST), con numeri in aumento in tutta Europa, con l’Italia che non fa eccezione. Dati e...
Sono 27.372 i casi di Covid-19 registrati nella rivelazione di oggi in Italia nella settimana dal 26 ottobre al primo novembre, in calo del 2% rispetto ai 27.923 della precedente rilevazione. I morti sono 148, pari a -24,5% rispetto al dato della settimana precedente, quando i decessi erano 196. Lo riporta il bollettino settimanale Covid diffuso dal ministero della Salute. In Italia il tasso di positività a Covid-19 sale al 13,3%, 0,8 punti percentuali in più rispetto alla settimana precedente, quando era a quota 12,5%. Nella settimana 26 ottobre-1 novembre sono stati effettuati 206.098 tamponi, il 7,8% in meno rispetto alla settimana precedente (quando erano 223.550).
La vaccinazione è l’unica arma che abbiamo a disposizione per ridurre l’incidenza e la mortalità legate a determinate malattie infettive, per...
L’Agenzia Italiana del Farmaco ha approvato TAK-003, nome commerciale Qdenga®, il vaccino tetravalente vivo attenuato per la profilassi contro la...
Dopo quella da Covid, la comunità scientifica ha allertato i leader mondiali sulla possibilità che possa presto affacciarsi una nuova pandemia. La...
I casi di Dengue in Italia. Contagi in aumento anche a Roma e nel Lazio per la prima volta. Sono 27 i casi confermati trasmessi localmente in Italia e notificati al 18 settembre. Questi casi sono riferiti a tre episodi di trasmissione non collegati tra loro in provincia di Lodi (21 casi confermati), in provincia di Latina, ad Aprilia, con due casi e in provincia di Roma con quattro casi con esposizioni in diverse parti della città metropolitana per cui sono in corso indagini per verificare eventuali collegamenti epidemiologici.
Nel Lazio nei sette giorni compresi tra il 7 e il 13 settembre vengono registrate 3.628 nuove infezioni, mentre la settimana precedenti si erano fermati a 2.496, con un tasso di positività passato dall'11,9 al 15,1%.
A Roma, nello specifico, sono registrati 75 nuovi casi ogni centomila abitanti, mentre sono 181 le persone ricoverate in ospedale (più 38,2 per cento), con sette malati in terapia intensiva.
La meningite è una malattia endemica in Italia, a bassa contagiosità ma ad alta letalità, con un sintomo che appare banale come il mal di testa, che si accompagna ad altri segni che devono essere colti prontamente. Il mal di testa è uno dei sintomi più importanti, ma è anche vero che è un sintomo molto poco specifico, può insorgere per tantissime altre cause. Oltre al mal di testa si possono presentare rigidità della nuca, febbre, senso di confusione, annebbiamento mentale, sonnolenza. In alcuni casi si può manifestare anche vomito
Tra le malattie che vi sono comunemente in Italia, è proprio quella di origine infettiva con il più alto rischio di morte, che può arrivare anche all'8-10%, molto più del Covid. Si tratta fondamentalmente di una malattia rara che però quando colpisce può essere molto grave.
C'è la possibilità di vaccinare contro la meningite meningicoccica sia A, che C, che B. Si tratta di una vaccinazione non obbligatoria, ma è fortemente consigliata. Casi come quello del decesso di una ragazza a Roma qualche tempo non devono ripetersi.
Al nuovo aumento dei contagi da Covid le autorità sanitarie rispondono con la disponibilità di vaccini aggiornati, da somministrare contestualmente...
i dati del bollettino settimanale, al 13 settembre i casi di covid sono 30.777, rispetto ai 21.316 della scorsa settimana. L'incidenza sale a 52 casi per 100mila abitanti. "In considerazione della situazione epidemiologica", si legge nel documento, si suggerisce di rafforzare le misure di protezione e prevenzione, come la vaccinazione ai fragili
Le cifre fanno riflettere sull'infezione da Herpes zoster: anche se ci sono casi a tutte le età, innanzitutto più del 50% dei casi si osserva nei soggetti di età superiore a 60 anni o con condizioni di immunocompromissione, come neoplasie, malattie autoimmuni, terapie immunosoppressive e infezione da HIV; in questi pazienti il rischio di recidiva e di complicanze è maggiore rispetto alla popolazione generale. Secondo uno studio retrospettivo condotto su 51 milioni di soggetti, tra il 2005 e il 2009 l'incidenza di zoster ogni 1000 persone/anno è risultata pari a 4,82/1000 PY. Ma attenzione: l’incidenza aumenta in determinate categorie di pazienti a rischio, soprattutto i pazienti sottoposti a trapianto di midollo osseo o di cellule staminali, per i quali l'incidenza era circa 9 volte superiore. In questa logica, otre ad un primo vaccino già disponibile, è ora a disposizione un vaccino ricombinante è stato approvato in Europa nel 2020. Sfrutta la combinazione dell'antigene, costituito dalla glicoproteina e del virus Varicella Zoster, con un sistema adiuvante (AS01 in grado di attivare precocemente l'immunità innata dell'ospite-
Il Fuoco di Sant’Antonio conosciuto anche come Herpes Zoster è una malattia frequente e dolorosa causata dalla riattivazione del virus della varicella
Covid, Sardegna da record
La diffusione del Covid è in costante aumento in tutte le regioni, ma la Sardegna, con 53 casi ogni 100mila abitanti, ha il record nazionale per l'incidenza del virus sulla popolazione.
Viaggio nell’area del veneziano- ci si accorge che Covid è presente. In un’unica Usl, la 3, c’è stata un’impennata del numero dei positivi. E sono aumentati, seppur ben sotto le soglie di preoccupazioni, i ricoverati con Covid, molti dei quali positivi solo al tampone ma praticamente asintomatici. Ma è soprattutto sul territorio che si teme una recrudescenza della pandemia. Basta pensare a quanto segnalano gli esperti, che rilevano come in farmacia si torni a fare tamponi. Andrea Bellon, presidente di Federfarma Venezia, ricorda che in un giorno la sua farmacia ne ha effettuati dieci, per la presenza di sintomi lievi di una classica forma virale respiratoria. E come si sia tornati a chiedere mascherine, oltre a richiedere tamponi fai da te.
Forte aumento dei contagi
21.309 i nuovi casi di Covid-19 registrati in Italia nella settimana da giovedì 31 agosto a mercoledì 6 settembre 2023. È quanto emerge dal nuovo bollettino settimanale del Ministero della Salute pubblicato oggi, venerdì 8 settembre. Il dato conferma il trend in crescita degli ultimi bollettini, visto che la scorsa settimana erano stati registrati circa 14mila casi e dunque si è di fronte a un aumento del 44%.
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Una pagina per chiarire i dubbi sulle Malattie infettive.
In questo gruppo parliamo dei problemi riguardanti le malattie che si possono trasmettere. Qui potrai inserire le tue domande, chiarire i tuoi dubbi, leggere gli articoli degli specialisti, contattare i medici, segnalare le strutture sanitarie specializzate, commentare i messaggi degli utenti, mettere 'mi piace', raccontare la tua esperienza personale e scambiare informazioni con persone che condividono la tua stessa malattia
I tassi di diffusione dell’influenza sono in crescita, con il picco previsto prima di Natale. Per questo i medici di famiglia della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie si raccomandano di accelerare i tempi ed estendere la copertura delle vaccinazioni antinfluenzali in corso, con particolare attenzione ai soggetti fragili. Questo l’appello lanciato dal 40° Congresso Nazionale SIMG, che è in corso a Firenze, e durerà fino al 25 novembre.
“I dati registrati nell’ultima settimana, quella del 17 novembre, hanno riportato circa 400mila persone colpite dal virus influenzale, un’incidenza del 6,7 per mille nella popolazione generale – sottolinea Alessandro Rossi, Presidente eletto SIMG – Al momento la diffusione dell’influenza è leggermente superiore alla soglia epidemica, ma si registra un andamento in crescita, con la curva che molto probabilmente proseguirà nelle prossime settimane, fino a raggiungere il picco poco prima di natale”.
Da metà ottobre è attiva la campagna vaccinale in tutte le regioni italiane. “Soprattutto nei soggetti fragili, si devono raggiungere delle coperture maggiori rispetto allo scorso anno, quando il tasso di copertura si è attestato al 56%, ben lontano dal 75% auspicabile e dal 95% ottimale – evidenzia Alessandro Rossi – Ogni punto di copertura in più, come confermano i dati della letteratura, corrisponde a un abbassamento diretto della mortalità e dell’ospedalizzazione, che colpiscono soprattutto i pazienti anziani e i più fragili, per i quali la vaccinazione non è più solo consigliata, ma raccomandata. Tra questi vi sono due popolazioni a cui bisogna prestare particolare attenzione: i pazienti diabetici di qualsiasi età, in quanto il diabete per le sue caratteristiche espone maggiormente alle conseguenze più nefaste del virus influenzale, e le donne in gravidanza a qualsiasi settimana, poiché il vaccino è sicuro e protegge sia la donna che il feto. Non va trascurata l’indicazione della vaccinazione a tutto il resto della popolazione giovane e adulta per proteggere sia se stessi che la comunità e i contatti diretti di queste persone. La SIMG ha predisposto strumenti formativi e informativi per favorire le somministrazioni dei vaccini, specificando l’importanza di usarne due specifiche tipologie sulle categorie più fragili, quello adiuvato e quello ad alto dosaggio, che si sono rivelati maggiormente efficaci nel prevenire mortalità e ospedalizzazione”.
“La campagna vaccinale contro l’influenza, inoltre - conclude Rossi - rappresenta un fattore in grado di promuovere anche gli altri vaccini per l’adulto, dal booster aggiornato contro le più recenti varianti del Covid-19, da rilanciare fortemente in questa fase, a quelli contro Pneumococco e Herpes Zoster. Sono tutti somministrabili nel corso della stessa seduta del vaccino antinfluenzale”.
Salve, mi pare improbabile che l'assunzione da lei documentata possa aver inficiato l'efficacia del vaccino a distanza di quasi 3 mesi. Per maggiore tranquillità, comunque, è possibile effettuare un test sierologico che attesti la corretta produzione degli anticorpi.
Molto difficile dare risposte sulla dermatologia tramite foto, consiglio vivamente la visita dermatologica di persona
Nell'accesso alle dosi saranno comunque privilegiate due categorie: le persone più esposte al rischio Covid (dai sanitari alle forze dell'ordine) e quelle fragili (anziani in primis).
Chi si vaccinerà contro il Covid riceverà una sorta di patentino. La novità è stata annunciata dal commissario all’emergenza Domenico Arcuri. «Stiamo progettando una piattaforma informatica che consentirà di gestire - ha spiegato Arcuri - la verifica della somministrazione per sapere come si chiamano le persone che hanno fatto il vaccino e dove lo hanno fatto». Sarà il ministero della Salute a stabilire i dettagli di questo «certificato di vaccinazione». Nell'accesso alle dosi saranno comunque privilegiate due categorie: le persone più esposte al rischio Covid (dai sanitari alle forze dell'ordine) e quelle fragili (anziani in primis).
Ipotesi obbligo vaccinazione per fasce d’età
Il tema dell'obbligatorietà non è stato ancora affrontato. Ed è certo che il piano sui vaccini andrà anche in Parlamento. Per il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, però «dovrebbe essere inserita un'obbligatorietà per fasce d'età». Lo schema «dovrebbe ricalcare quello del vaccino antinfluenzale», con una particolare attenzione alle fasce fragili e ai soggetti anziani, i più esposti ai rischi del coronavirus. Per una «protezione di gregge», ha detto scegliendo una definizione diversa rispetto a “immunità di gregge”, è necessario che una ampia fascia della popolazione si vaccini. Per il professor Andrea Crisanti, bisognerebbe superare la soglia del 70% per arrivare a risultati efficaci. Anche alla luce di queste considerazioni, ha ribadito Sileri, «servirebbe un'obbligatorietà legata alle fasce d'età. A mio avviso servirà tutto il 2021 per la vaccinazione».
Piano vaccinazione da completare entro settembre
Il primo vaccino sarà quello di Pfizer «con 3,4 milioni di dosi che arriveranno nella seconda metà di gennaio per vaccinare 1,7 milioni di italiani visto che serviranno due dosi» ha assicurato il commissario Arcuri, confermando l'arrivo delle prime dosi di vaccini nelle prossime settimane a cui ne seguiranno molte altre per vaccinare gran parte degli italiani entro settembre. «Ma non conosciamo quanti italiani vorranno farsi il vaccino».
Al via il bando per le siringhe
Arcuri ha anche annunciato che partirà lunedì il bando per le siringhe e gli aghi che dovranno essere acquistate per rendere certa la somministrazione per il primo e gli altri vaccini in arrivo. Un acquisto molto corposo per alcune decine di milioni di dispositivi: le tipologie di siringhe sono almeno tre e le misure degli aghi almeno sei. Un bando, questo, che segue quello di altri Paesi come la Spagna, la Francia e la Germania che hanno già ordinato decine di milioni di siringhe di precisione. «Le cercheremo se serve all'estero, ma c'è una industria nazionale che credo si aspetti di poter fare la sua parte anche su questo aspetto», ha concluso Arcuri. Che attende dalle Regioni la lista di ospedali e Rsa da dove si comincerà la vaccinazione a gennaio.
I vaccini in pista
Nuove buone notizie arrivano intanto dai laboratori. Il vaccino in sperimentazione dell'università di Oxford, Irbm e Astrazeneca è ben tollerato, soprattutto negli anziani, e induce una protezione immunitaria simile a quella vista nei giovani adulti, come indicano i risultati della fase 2 pubblicati sulla rivista Lancet. Dati che si aggiungono a quelli anticipati da Pzifer e Moderna nei giorni scorsi sull'efficacia dei loro vaccini, che sembrano però provocare in alcune persone effetti collaterali intensi, anche se non pericolosi e di breve durata, ma su cui la rivista Science chiede trasparenza nella comunicazione. Stando ai dati citati da Science sui vaccini a Rna di Pfizer e Moderna, meno del 2% dei volontari ha avuto febbre alta tra 39 e i 40 gradi e con quello di Moderna il 9,7% ha riportato fatica, l'8,9% dolori muscolari, il 5,2% dolori alle articolazioni e il 4,5% mal di testa.
Vaccino Covid, si parte a gennaio tra patentino e ipotesi di ‘obbligo a fasce’ in base all’età. Il piano prende forma, come ha spiegato il commissario Domenico Arcuri.
“Stiamo disegnando un piano dei vaccini, il primo sarà quello di Pfizer e all’Italia arriveranno 3,4 milioni di dosi nella seconda parte di gennaio, che serviranno a vaccinare 1,7 milioni di italiani perché a ogni persona dovranno essere somministrate due dosi”, ha detto.
Il prodotto Pfizer richiede condizioni particolari per la conservazione, con temperature di circa -70/-80 gradi. I frigoriferi “ci sono”, ha detto Arcuri. “Martedì scorso abbiamo inviato alle Regioni una lettera in cui chiediamo di indicarci entro domani i luoghi di destinazione, dove si ritiene più proficuo far arrivare i vaccini. La distribuzione la farà direttamente la Pfizer”, ha aggiunto.
“Sulla base di previsioni non ancora validate una parte importante della popolazione entro il terzo trimestre 2020 sarà vaccinata”, ha detto Arcuri, auspicando che “nel corso del 2021 la somministrazione del vaccino avvenga su larga scala”. Arcuri ha sottolineato in ogni caso che al momento “non sappiamo quanti italiani vorranno fare il vaccino”.
“Stiamo progettando una piattaforma informatica che consentirà di gestire la verifica della somministrazione per sapere come si chiamano le persone che hanno fatto il vaccino e dove lo hanno fatto, per seguire la tracciabilità dei beni sul territorio”, ha detto Arcuri, rispondendo a una domanda sull’ipotesi di un patentino. La soluzione “sarà possibile e sarà il ministero della Salute a stabilire le modalità”.
Si è spinto oltre il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri: “Dovrebbe essere inserita un’obbligatorietà per fasce d’età“, ha detto intervenendo a Piazzapulita. Lo schema “dovrebbe ricalcare quello del vaccino antinfluenzale”, con una particolare attenzione alle fasce fragili e ai soggetti anziani, i più esposti ai rischi del coronavirus.
Per una “protezione di gregge”, ha detto scegliendo una definizione diversa rispetto a ‘immunità di gregge’, è necessario che una ampia fascia della popolazione si vaccini. Per il professor Andrea Crisanti, bisognerebbe superare la soglia del 70% per arrivare a risultati efficaci. Anche alla luce di queste considerazioni, ha ribadito Sileri, “servirebbe un’obbligatorietà legata alle fasce d’età. A mio avviso servirà tutto il 2021 per la vaccinazione”.
Il vaccino contro il Covid-19 sviluppato dalla società AstraZeneca in collaborazione con l'Università di Oxford produce una “forte risposta immunitaria negli anziani”. È quanto risulta dai dati dei primi studi pubblicati sulla rivista medica The Lancet. I risultati della fase uno e della fase due suggeriscono che uno dei gruppi più a rischio di morte o malattia grave da Covid-19 sia in grado di costruire l’immunità. Circa 560 volontari adulti sani hanno preso parte ai test di fase due, in cui sono state somministrate due dosi del candidato vaccino, o un placebo. Non sono stati segnalati effetti collaterali gravi, si legge nella relazione. “Le risposte immunitarie dei vaccini sono spesso diminuite negli anziani perché il sistema immunitario si deteriora gradualmente con l'età, il che rende anche gli anziani più suscettibili alle infezioni. Di conseguenza, è fondamentale che i vaccini Covid-19 siano testati in questo gruppo che è anche un gruppo prioritario per l'immunizzazione”, ha spiegato l'autore principale dello studio, il professor Andrew Pollard, dell'Università di Oxford, Regno Unito. “Le robuste risposte di anticorpi e cellule T osservate nelle persone anziane nel nostro studio sono incoraggianti. Le popolazioni a maggior rischio di malattia grave da Covid-19 includono persone con problemi di salute pregressi e adulti più anziani. Ci auguriamo che questo significhi che il nostro vaccino aiuterà a proteggere alcune delle persone più vulnerabili della società, ma saranno necessarie ulteriori ricerche prima di poter essere sicuri”, ha spiegato il coautore, il dottor Maheshi Ramasamy, dell'Università di Oxford