“Sarà solo stress”. Quanto lo abbiamo detto o sentito? “Solo stress” come se non fosse così importante. Per definizione è una reazione che si...
“Sarà solo stress”. Quanto lo abbiamo detto o sentito? “Solo stress” come se non fosse così importante. Per definizione è una reazione che si...
Dopo la diagnosi e la successiva rimozione del tumore al pancreas nel 2021 il rapper Fedez ha raccontato apertamente alla sua community di essere...
L’epilessia è una comorbidità frequente nei pazienti affetti da tumori cerebrali e può essere il sintomo di esordio oppure svilupparsi dopo la...
Musicisti di successo del secolo scorso, con vite spesso travagliate e segnate da drammatiche vicende cliniche legate a gravi malattie neurologiche,...
Insonnia
Il controllo spasmodico dell’ora potrebbe rivelarsi un meccanismo in grado di “agitare” chi cerca di riposare e quindi impedire che si addormenti. Per cui tenere lontani orologi ed altri sistemi di rilevazione del tempo potrebbe rappresentare la contromisura più efficace per non correre rischi. Lo afferma una ricerca coordinata da Spencer Dawson dell’Università dell’Indiana, apparsa su The Primary Care Companion for CNS Disorders. Per giungere a questa conclusione sono stati presi in esame quasi 5000 soggetti in trattamento presso centri specializzati, cui sono stati proposti questionari sulle abitudini, sulla serietà dell’insonnia, sull’impiego dei farmaci e soprattutto sul comportamento tenuto in attesa di cadere nel sonno. Chi aveva l’abitudine di controllare in modo quasi maniacale il tempo che trascorreva sotto le lenzuola senza prendere sonno tendeva ad aumentare l’impiego di terapie farmacologiche, visto che questa “tensione” al controllo delle ore si è rivelata poi foriera di sofferenza e capace di aggravare le turbe legate a carenza di sonno. Si creerebbe infatti un circolo vizioso che porta le persone a preoccuparsi di non dormire a sufficienza per poi passare il tempo
Dato che la leucoaraiosi è frequentemente presente in pazienti colpiti dalla Malattia del Filum (MF), nel nostro centro applichiamo il protocollo...
Ci sono vari livelli, bisosognerebbe sapere in quale stadio è. La scala di Fazekas , qualitativa, si usa per determinare la dimensione delle lesioni...
Domani, 31 maggio si celebra la Giornata Mondiale senza tabacco , indetta dall’OMS dal 1988. I numeri che ne fotografano il consumo e le sue...
Buongiorno , a mia madre gli è stata diagnosticata la LEUCOARAIOSA, Hiperostosa frontale , oltre dilatazione cistica allo spazio subarahnoidian...
L’uso del caldo e del freddo a scopi curativi ha radici antichissime. È un rimedio con cui da sempre si è cercato di dare sollievo in caso di...
Nella mia attività professionale mi accorgo spesso che c’è confusione in merito a questa tecnica. Per prova ho gettato in pasto in un motore di...
Viviamo in un mondo pervaso da innovazione tecnologica. Fortunatamente tra queste innovazioni sono tante anche quelle in ambito sanitario, grazie...
È noto come nella medicina del sonno ci siano periodicamente novità che introducono miglioramenti nella diagnostica e nelle terapie ma raramente...
È stato approvato un nuovo spray nasale contro l’emicrania negli Stati Uniti. Si chiama zavegepant, è prodotto da Pfizer ed è indicato negli adulti...
Il sonno è una componente fondamentale per una vita sana. Lo conferma uno studio pubblicato sul Journal of Neurology, Neurosurgery and Psychiatry da...
Cinque consigli contro le cefalee
1. I mal di testa sono curabili e le forme refrattarie sono rarissime;
2. Un buon esercizio è contare quanti mal di testa si hanno in un mese e quanto tempo impiega l'analgesico a funzionare;
3. Non eseguire mai esami diagnostici autonomamente: sarà solo il medico o lo specialista a prescriverli in casi selezionati;
4. Spegnere sempre l'attacco di mal di testa ai primi sintomi;
5. Se però gli episodi fossero almeno 8 al mese, attendere prima di difendersi dal dolore con l'assunzione del consueto analgesico per non correre il rischio di sconfinare nella cefalea da iper-uso di analgesici. Se i giorni di cefalea sono più di 4-5 al mese è giunto il momento di consultare lo specialista per valutare di associare anche una cura preventiva.
Contro il dolore cronico dovuto a patologie sanitarie in Emilia-Romagna arrivano gli impianti neurostimolatori hi-tech che puntano a ridurre almeno...
Demenza frontotemporale: è la malattia che ha colpito il 67enne Bruce Willis, uno degli attori più amati di Hollywood. Una malattia che gli sta...
Se il ginocchio comincia a scricchiolare, andiamo subito a fare un controllo dall’ortopedico; se ci rendiamo conto di non vedere più bene, facciamo...
La visita dal dentista, il compleanno dell’amico, la pentola sul fuoco. Può capitare a un certo punto di rendersi conto di dimenticare cose e scatta...
Il rischio di demenza è aumentato nelle persone che da giovani riferiscono di subire un disagio psicologico. A dirlo è uno studio apparso su Jama...
Il nostro organismo soffre in maniera complessiva se il peso da sostenere è eccessivo. Lo ricorda un nuovo studio presentato alla riunione annuale...
Il 5 dicembre, in occasione del 52° Congresso della SIN (Società italiana di Neurologia), che si terrà a Milano dal 3 a 6 dicembre presenterò lo...
I pazienti affetti da Parkinson possono contare su un fondamentale alleato, la fisioterapia. “In questi ultimi anni la fisioterapia sta acquisendo...
La neurologia è una specializzazione della medicina che studia le patologie del sistema nervoso centrale (cervello, cervelletto, tronco encefalico e midollo spinale); del Sistema periferico somatico (radici e gangli spinali, plessi e tronchi nervosi) e del Sistema nervoso periferico autonomo (gangli simpatici e parasimpatici, plessi extraviscerali e intraviscerali).
In questo gruppo parliamo dei problemi riguardanti la neurologia. Qui potrai inserire le tue domande,
chiarire i tuoi dubbi,leggere gli articoli degli specialisti, contattare i medici,segnalare le strutture sanitarie specializzate,
commentare i messaggi degli utenti, mettere 'mi piace', raccontare la tua esperienza personale e scambiare informazioni con persone che condividono la tua stessa malattia.
“Sarà solo stress”. Quanto lo abbiamo detto o sentito? “Solo stress” come se non fosse così importante. Per definizione è una reazione che si manifesta quando si percepisce uno squilibrio tra le sollecitazioni ricevute e le risorse a disposizione. La scienza oggi dice, ribadisce e conferma che non solo è importante ma lo è in modo tale da potersi ripercuotere su ogni aspetto della vita. Il ventaglio delle conseguenze che l’eccesso di stress alla lunga può innescare, a vari gradi, va dalla capacità di ricordare e gestire le emozioni fino allo sviluppo di disturbi neurologici. Eppure, ancora oggi si fa poco per adottare strategie di gestione efficaci per ridurlo.
Il problema è su vasta scala tanto che oggi lo stress è considerato dagli esperti un’epidemia. Stando i dati ne soffrono 9 italiani su 10. Per questo, per mettere tutti al corrente dei rischi causati dall’eccesso di stress l'International Stress Management Association ha istituito lo “Stress Awareness Day”, una giornata per la consapevolezza dello stress, che ricorre oggi 7 novembre.
I sintomi più comuni dello stress sono vari: mal di testa, mal di stomaco, caduta di capelli, tic, ansia, insonnia, perdita del controllo delle proprie emozioni. Riconoscere questi campanelli di allarme è un buon primo passo poi bisogna prendere in mano le redini della situazione. A chi rivolgersi? Il neuropsicologo è una delle figure di riferimento. Attraverso la valutazione neuropsicologica valuta i livelli di attenzione, memoria, la capacità di gestire più compiti allo stesso momento, questo serve a individuare le eventuali aree deficitarie e i punti di forza e stabilire, se necessario, un piano di stimolazione o potenziamento cognitivo.
In assenza di patologie neurologiche si può ricorrere alla Fotobiomodulazione transcranica: una tecnica in grado di innescare una serie di cambiamenti biochimici e fisiologici, a cascata. Potenzia i sistemi antiossidanti, protegge dalla tossicità cerebrale, promuove la formazione di nuovi neuroni e nuove sinapsi, aumenta l’ossigenazione cerebrale e favorisce l’eliminazione di sostanze tossiche: in altre parole, aumenta la quantità di energia all’interno dei neuroni, proprio quella che era venuta a mancare sotto stress. Il trattamento è efficace, non invasivo e indolore. Gli effetti positivi su memoria, attenzione e qualità del sonno si rilevano già dopo un mese. Il consiglio però è di affidarsi solo a centri qualificati che utilizzano tecnologie validate e certificate.
Dato che la leucoaraiosi è frequentemente presente in pazienti colpiti dalla Malattia del Filum (MF), nel nostro centro applichiamo il protocollo diagnostico per indagare su di una possibile Malattia del Filum
La tac è uno degli esami utili per studiare l'Alzheimer, non l'unico. Più la TAC è fatta con un macchinario recente (64 o 128 slice le ultime a 256) più l'immagine del cervello può dare informazioni al neurologo. E' oppotruno che suo padre faccia subito un percorso curativo anti ischemie, riabilitazione neurogica ed è fondamentale evitare che questo evento si ripeta perchè potrebbe essergli fatale o portare al coma. Sono eventi gravissimi va subito ospedalizzato e sottoposto ad una serie di esami per controllare sistema cardiocircolatorio ecc.
Pensare a voce alta e ben diverso da avere difficoltà a trovare le parole. Hai fatto qualcosa?
Non credo, non risultano casi in letteratura
La verita' vince su tutto, senza far molte pressioni psicologiche, in un tono disinteressato, è sempre meglio dir la verita', magari anche scherzando, ma è e importante che l'ammalato riconosca la realta' circostante, come faccio da ben 4 anni con mia madre che soffre di un progressivo declino Cognitivo!