Domani, 31 maggio si celebra la Giornata Mondiale senza tabacco , indetta dall’OMS dal 1988. I numeri che ne fotografano il consumo e le sue...
Insonnia
Il controllo spasmodico dell’ora potrebbe rivelarsi un meccanismo in grado di “agitare” chi cerca di riposare e quindi impedire che si addormenti. Per cui tenere lontani orologi ed altri sistemi di rilevazione del tempo potrebbe rappresentare la contromisura più efficace per non correre rischi. Lo afferma una ricerca coordinata da Spencer Dawson dell’Università dell’Indiana, apparsa su The Primary Care Companion for CNS Disorders. Per giungere a questa conclusione sono stati presi in esame quasi 5000 soggetti in trattamento presso centri specializzati, cui sono stati proposti questionari sulle abitudini, sulla serietà dell’insonnia, sull’impiego dei farmaci e soprattutto sul comportamento tenuto in attesa di cadere nel sonno. Chi aveva l’abitudine di controllare in modo quasi maniacale il tempo che trascorreva sotto le lenzuola senza prendere sonno tendeva ad aumentare l’impiego di terapie farmacologiche, visto che questa “tensione” al controllo delle ore si è rivelata poi foriera di sofferenza e capace di aggravare le turbe legate a carenza di sonno. Si creerebbe infatti un circolo vizioso che porta le persone a preoccuparsi di non dormire a sufficienza per poi passare il tempo
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Cinque consigli contro le cefalee
1. I mal di testa sono curabili e le forme refrattarie sono rarissime;
2. Un buon esercizio è contare quanti mal di testa si hanno in un mese e quanto tempo impiega l'analgesico a funzionare;
3. Non eseguire mai esami diagnostici autonomamente: sarà solo il medico o lo specialista a prescriverli in casi selezionati;
4. Spegnere sempre l'attacco di mal di testa ai primi sintomi;
5. Se però gli episodi fossero almeno 8 al mese, attendere prima di difendersi dal dolore con l'assunzione del consueto analgesico per non correre il rischio di sconfinare nella cefalea da iper-uso di analgesici. Se i giorni di cefalea sono più di 4-5 al mese è giunto il momento di consultare lo specialista per valutare di associare anche una cura preventiva.
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La neurologia è una specializzazione della medicina che studia le patologie del sistema nervoso centrale (cervello, cervelletto, tronco encefalico e midollo spinale); del Sistema periferico somatico (radici e gangli spinali, plessi e tronchi nervosi) e del Sistema nervoso periferico autonomo (gangli simpatici e parasimpatici, plessi extraviscerali e intraviscerali).
In questo gruppo parliamo dei problemi riguardanti la neurologia. Qui potrai inserire le tue domande,
chiarire i tuoi dubbi,leggere gli articoli degli specialisti, contattare i medici,segnalare le strutture sanitarie specializzate,
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Domani, 31 maggio si celebra la Giornata Mondiale senza tabacco, indetta dall’OMS dal 1988. I numeri che ne fotografano il consumo e le sue conseguenze non sono incoraggianti: il fumo è la seconda causa di morte nel mondo con 8 milioni di vittime l’anno. In Italia è fumatore 1 su 4, con un trend in crescita tra i più giovani. Lo scopo della Giornata è incoraggiare le persone ad astenersi per almeno 24 ore dal consumo di tabacco e da lì incentivare a smettere in via definitiva. In effetti vorrebbero farlo in tanti ma molti non riescono da soli e solo il 30% ha accesso agli strumenti che possono aiutarli a farlo.
Quali sono questi strumenti? La letteratura scientifica internazionale evidenzia che effettuare cicli di trattamento con la Stimolazione magnetica transcranica diminuisce il craving (desiderio forte/ossessivo di assumere la sostanza) e aiuta a ridurne il consumo della nicotina. La dipendenza da sostanze, infatti, ha a che fare con le alterazioni dei neurotrasmettitori ed è proprio su questo che lavorano le biotecnologie di stimolazione cerebrale.
La Stimolazione magnetica transcranica è un trattamento indolore che permette la stimolazione selettiva di determinate aree cerebrali. Se utilizzata nel modo opportuno, come dimostrano le evidenze scientifiche la biotecnologia, grazie al suo meccanismo d’azione permette una riorganizzazione funzionale a livello cerebrale e di allentare quella sintomatologia definita con il termine “craving” che appare nei giorni successivi all’interruzione. Naturalmente perché si ottenga questo risultato serve tempo: sono necessarie almeno 3 settimane per sentire allentare l’esigenza di fumare. Questo perché occorre attendere un cambiamento a livello dei neurotrasmettitori ma non solo, anche polmonare e cardio-vascolare.
È importante sottolineare che non basta il mero utilizzo dello strumento: la stimolazione magnetica transcranica va considerata un aiuto prezioso in un percorso molto complesso. Smettere di fumare, come interrompere qualsiasi dipendenza da sostanza con diversi gradi di complessità in base alla sostanza, è una decisione di forte cambiamento che ha bisogno di una figura esperta alla guida. La cosiddetta ‘aderenza al trattamento’ del paziente si crea nel tempo, è un incastro lento che progredisce anche grazie ai benefici ottenuti dal trattamento e la fiducia con il professionista. Occorre anche un certo tempo: più è stato prolungato l’uso del tabacco più ne servirà per riuscire a spegnere definitivamente le sigarette. È importante affidarsi a un team multidisciplinare in grado di gestire la problematica comprendendone tutti gli aspetti e che questi lavorino in sinergia con il paziente per calibrare di volta in volta il suo percorso. Oggi è possibile sottoporsi al trattamento di Stimolazione magnetica transcranica presso centri sanitari, studi medici professionali accreditati e poliambulatori.
Dato che la leucoaraiosi è frequentemente presente in pazienti colpiti dalla Malattia del Filum (MF), nel nostro centro applichiamo il protocollo diagnostico per indagare su di una possibile Malattia del Filum
La tac è uno degli esami utili per studiare l'Alzheimer, non l'unico. Più la TAC è fatta con un macchinario recente (64 o 128 slice le ultime a 256) più l'immagine del cervello può dare informazioni al neurologo. E' oppotruno che suo padre faccia subito un percorso curativo anti ischemie, riabilitazione neurogica ed è fondamentale evitare che questo evento si ripeta perchè potrebbe essergli fatale o portare al coma. Sono eventi gravissimi va subito ospedalizzato e sottoposto ad una serie di esami per controllare sistema cardiocircolatorio ecc.
Pensare a voce alta e ben diverso da avere difficoltà a trovare le parole. Hai fatto qualcosa?
Non credo, non risultano casi in letteratura
La verita' vince su tutto, senza far molte pressioni psicologiche, in un tono disinteressato, è sempre meglio dir la verita', magari anche scherzando, ma è e importante che l'ammalato riconosca la realta' circostante, come faccio da ben 4 anni con mia madre che soffre di un progressivo declino Cognitivo!