Se il ginocchio comincia a scricchiolare, andiamo subito a fare un controllo dall’ortopedico; se ci rendiamo conto di non vedere più bene, facciamo...
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La neurologia è una specializzazione della medicina che studia le patologie del sistema nervoso centrale (cervello, cervelletto, tronco encefalico e midollo spinale); del Sistema periferico somatico (radici e gangli spinali, plessi e tronchi nervosi) e del Sistema nervoso periferico autonomo (gangli simpatici e parasimpatici, plessi extraviscerali e intraviscerali).
In questo gruppo parliamo dei problemi riguardanti la neurologia. Qui potrai inserire le tue domande,
chiarire i tuoi dubbi,leggere gli articoli degli specialisti, contattare i medici,segnalare le strutture sanitarie specializzate,
commentare i messaggi degli utenti, mettere 'mi piace', raccontare la tua esperienza personale e scambiare informazioni con persone che condividono la tua stessa malattia.
Se il ginocchio comincia a scricchiolare, andiamo subito a fare un controllo dall’ortopedico; se ci rendiamo conto di non vedere più bene, facciamo fatica a leggere i caratteri piccoli, non perdiamo tempo e prenotiamo una visita dall’oculista. Il “problema” del cervello è che non “duole”. Può sembrare un paradosso ma non è così. A differenza degli altri organi che manifestano segnali difficili da ignorare, il cervello ha un modo diverso per segnalare che è in atto un disequilibrio, un’infiammazione, e sono manifestazioni che il più delle volte non vengono colte.
Quando è meglio fare un controllo
Può succedere di sentirsi chiamati quando non è così, di sentire degli odori come eccessivamente sgradevoli o di vedere qualcosa che non c’è. Queste percezioni errate possono essere spie di un sovraccarico cerebrale. Quando non si trovano le parole giuste, nell’andamento del discorso ci si impiglia sempre sulle stesse, quando sbattiamo sugli spigoli troppi spesso siamo davanti un messaggio che non va ignorato: è necessario valutare la salute del nostro cervello.
A chi rivolgersi?
Una delle figure a cui ci si può rivolgere è il neuropsicologo, un professionista sanitario che si occupa di studiare le funzioni cognitive sia in caso di patologia che in sua assenza. Quindi per migliorare o ripristinare processi come linguaggio, memoria, attenzione, ragionamento, capacità visuo-spaziale, spesso compromesse dalla maggior parte delle malattie neurologiche. Il neuropsicologo effettua una valutazione specifica attraverso la somministrazione di test standard per esaminare il funzionamento delle capacità cognitive. In base al risultato imposta un progetto riabilitativo oppure di potenziamento cognitivo.
Gli esami per la diagnosi
Gli esami diagnostici più innovativi per monitorare la salute del cervello si possono dividere in due grandi tipologie: le metodiche strutturali e quelle funzionali. Tra le prime, la TAC è forse la più conosciuta, un’altra è la Risonanza Magnetica. Sono entrambi metodi strutturali che mostrano un’immagine dell’area analizzata. I metodi funzionali, invece, mostrano la funzionalità di determinate aree, in risposta a degli stimoli. Si potrebbe dire, per semplificare, che se le prime offrono una “fotografia” del nostro cervello, le altre un “video”, cioè permettono di valutare il funzionamento di un’area cerebrale in una specifica situazione (guardare un’immagine, camminare, prendere un oggetto etc..). È un esame che quindi aiuta a saperne molto di più sulla salute del nostro cervello.
La Spettroscopia nel vicino infrarosso, l’indagine più dettagliata
Tra le metodiche funzionali vi è la NIRS (Spettroscopia nel vicino infrarosso). Grazie a questo prezioso strumento si può indagare la parte funzionale del cervello. La Spettroscopia nel vicino infrarosso infatti analizza dinamicamente gli scambi di ossigeno a cui il nostro cervello va incontro quando pensiamo, ci muoviamo, ci emozioniamo. La NIRS si usa sia in fase diagnostica, sia per valutare l’andamento delle eventuali terapie impostate. È indolore e non invasiva e facile da applicare: si tratta solo di una cuffia, ecco perché è consigliata per i bambini o per i pazienti claustrofobici.
Riabilitazione cognitiva, potenziamento cerebrale
A seconda delle valutazioni dell’esperto, dei risultati ottenuti da diagnosi e visita, si imposta un protocollo di riabilitazione, in caso di patologia, o di potenziamento cerebrale, in sua assenza. La riabilitazione cognitiva punta a ripristinare le abilità perse con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita e fare ottenere ai pazienti una maggiore autonomia; il potenziamento cognitivo invece si imposta quando sono presenti problemi legati a fattori di stress o altro, in assenza di patologia neurologica.
Come preservare la salute del cervello
La prevenzione passa per 4 “ingredienti” fondamentali: il primo è una buona qualità del sonno, quindi cercare di fare un sonno ristoratore; è importante provare -per quanto possibile- a ridurre le fonti di stress, che è causa di danni a catena per la salute del cervello; anche l’alimentazione svolge un ruolo importante, per cui il consiglio è di seguire un adeguato piano alimentare, stabilito su misura da uno specialista. Infine, sono tutti concordi che dedicarsi ad attività piacevoli, qualsiasi esse siano, (non per forza cruciverba!) sia una strategia preziosa per preservare la salute del cervello.
La tac è uno degli esami utili per studiare l'Alzheimer, non l'unico. Più la TAC è fatta con un macchinario recente (64 o 128 slice le ultime a 256) più l'immagine del cervello può dare informazioni al neurologo. E' oppotruno che suo padre faccia subito un percorso curativo anti ischemie, riabilitazione neurogica ed è fondamentale evitare che questo evento si ripeta perchè potrebbe essergli fatale o portare al coma. Sono eventi gravissimi va subito ospedalizzato e sottoposto ad una serie di esami per controllare sistema cardiocircolatorio ecc.
Pensare a voce alta e ben diverso da avere difficoltà a trovare le parole. Hai fatto qualcosa?
Non credo, non risultano casi in letteratura
La verita' vince su tutto, senza far molte pressioni psicologiche, in un tono disinteressato, è sempre meglio dir la verita', magari anche scherzando, ma è e importante che l'ammalato riconosca la realta' circostante, come faccio da ben 4 anni con mia madre che soffre di un progressivo declino Cognitivo!